In foto: Paolo Gibello Ribatto, Founder e Primo Presidente di Fondazione Deloitte
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"Leadership Gentile, Valori e Impatto Sociale"
Guidare un'azienda richiede un approccio bilanciato che coniuga rigore e flessibilità, metodo ed empatia. Un bravo leader è colui che, pur mantenendo una visione chiara e definita degli obiettivi, è in grado di coinvolgere le persone in un percorso di crescita comune. Rigore, metodo e fairness sono gli elementi fondamentali per garantire alle imprese stabilità e continuità nel tempo. Tuttavia, questi principi devono essere accompagnati da una “leadership gentile” che sappia valorizzare le persone e le loro competenze. Le decisioni devono essere prese in modo condiviso, coinvolgendo attivamente tutti i membri dell'organizzazione.
L'azienda è un sistema complesso in cui ogni elemento è interconnesso. Per garantire il successo nel lungo periodo, è fondamentale imparare sia dai successi che, soprattutto, dagli insuccessi. L'analisi degli errori e la capacità di adattarsi al cambiamento sono competenze essenziali per ogni organizzazione. Un'azienda che vuole fare la differenza deve andare oltre il mero profitto e impegnarsi attivamente per creare un impatto positivo sulla società. L'obiettivo non è solo quello di generare valore economico, ma anche di contribuire al benessere delle persone e dell'ambiente.
I valori dello sport offrono preziosi insegnamenti per il mondo aziendale: la capacità di fare squadra, di lavorare in gruppo e di superare insieme le sfide sono competenze fondamentali per ogni organizzazione. Non è il singolo individuo a fare la differenza, ma l'insieme delle persone che lavorano con un obiettivo comune. Secondo Paolo Gibello Ribatto, un’azienda di successo è un'azienda che sa coniugare rigore, empatia e visione a lungo termine. Un'azienda che valorizza le persone, promuove la collaborazione e si impegna a creare un impatto positivo sulla società.
Ufficio Communications Brand Awareness Acrisure.
Intervista a cura di Paolo Citrini.
Fotografia e Video a cura di StudioStage.
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